La dieta metabolica

In molti decidono di affidarsi alla dieta metabolica per dimagrire. Questo regime alimentare, composto da diverse fasi di carico e scarico, può portare a raggiungere i risultati desiderati in termini di dimagrimento ma non bisogna sottovalutare le sue possibili implicazioni negative.


Dieta metabolica

La dieta metabolica è un regime alimentare in circolazione da una decina di anni, ideato dal canadese Dott. Mauro di Pasquale. Come suggerito dal nome, la strategia è quella di agire sul metabolismo per ottenere il dimagrimento in tempi particolarmente brevi. La peculiarità della dieta metabolica è l’assunzione di cibi normalmente esclusi o limitati nella maggior parte delle altre diete dimagranti. Si basa infatti sull'assunzione di un elevato numero di grassi e proteine a discapito di cibi ricchi di carboidrati Il concetto essenziale è quello di modificare il funzionamento abituale del metabolismo e far bruciare al corpo i grassi anziché i carboidrati. In questo modo si potrà adattare l'organismo a queste sostanze e non bisognerà più rinunciare ai piaceri della cucina per ottenere risultati in termini di dimagrimento.

Fasi della dieta metabolica

La dieta metabolica prevede una prima fase di prova in cui testare la propria reazione all’apporto di grassi e carboidrati per capire la quantità ottimale da acquisire in futuro. Questo periodo di regime alimentare inizia con 12 giorni denominati “giorni di scarico” in cui l’alimentazione giornaliera viene ripartita nel modo seguente:

  • 50-60% di grassi, 30-40% di proteine, 30 gr di carboidrati.

Durante questa fase il soggetto deve sperimentare le proprie reazioni a un calo volutamente drastico di carboidrati (decisamente sotto la media per qualsiasi individuo adulto) ed eventualmente aumentare l’apporto glucidico fino a eliminare sensazioni di stanchezza e debilitazione. Ai 12 “giorni di scarico” seguono i cosiddetti 2 “giorni di carico”, in cui la ripartizione delle sostanze nutritive cambia, con un aumento nell'apporto giornaliero di carboidrati, e diviene come segue:

  • 25-40% di grassi, 15-30% di proteine, 35-55% di carboidrati.

Dopo la fase iniziale della dieta metabolica il corpo avrà incominciato a bruciare i grassi e risponderà con un dimagrimento ai successivi periodi di scarico e carico previsti (rispettivamente 5 e 2 giorni). La dieta metabolica è indicata soprattutto per asciugare la propria muscolatura, apportando al tempo stesso un elevato quantitativo di proteine. Presenta però numerosi aspetti controversi messi in luce dalla comunità dei nutrizionisti.

Critiche alla dieta metabolica

La prima caratteristica messa in discussione nella dieta metabolica è la ripartizione sbilanciata delle sostanze nutritive, dal momento che l’organismo utilizza di norma l’apporto glicemico per una svariata quantità di funzioni vitali e tale riduzione potrebbe essere traumatica. In caso di fabbisogno energetico il corpo può sopperire a tale mancanza creando i “corpi chetonici” come misura di emergenza, provocando però nausea, cefalea e altri effetti indesiderati. Benché l’alternanza dei giorni di carico e scarico dovrebbe impedire proprio tale mancanza, non si tratta tuttavia del modo più lineare per ottenere il giusto livello di carboidrati.

Inoltre l’alternarsi di periodi di carico e scarico implica una significativa differenza di apporto glicemico tra le sue due fasi, cosa che può far impennare i livelli di insulina. La dieta metabolica è inoltre sia molto ricca di grassi saturi, che appesantiscono le funzioni dell’organismo, sia molto povera di fibre, il cui consumo invece favorisce un equilibrio interno tenendo sotto controllo i livelli di colesterolo.

Alternative alla dieta metabolica

Come si è visto, la dieta metabolica, osannata dai suoi promotori come “miracolosa”, presenta d’altro canto tutta una serie di oppositori, che non esitano a definirla squilibrata, pericolosa per la salute e persino folle. Molti di questi non la ritengono inoltre la perfetta soluzione per individui alla ricerca di un dimagrimento in termini naturali e suggeriscono alcune alternative.

Una di queste è senza dubbio l’utilizzo di acceleratori di metabolismo, prodotti naturali che aiutano a regolare il processo di termogenesi e quindi a bruciare più calorie in un minor lasso di tempo. Esistono numerosi integratori per aumentare il metabolismo, come il Caffè Verde o la Garcinia Cambogia. Un’altra possibile alternativa alla dieta metabolica è l’adozione di un diverso regime alimentare, quello proteico, in cui un elevato livello di proteine viene accompagnato ad una bassa quantità di carboidrati. Anche in questo caso però un’eccessiva assunzione di proteine può portare un sovraccarico del fegato con conseguenti problemi al sangue.

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