Canapa

Canapa, CBD, e Marijuana: quali sono le differenze?

C’è ancora molta ignoranza che gira attorno ai cannabinoidi al giorno d’oggi. Da molti sono classificati semplicemente come droghe, ma in realtà esistono differenze sostanziali tra i diversi principi attivi di queste piante. Ecco perché è necessario fare una distinzione tra CBD e THC per capire meglio di cosa stiamo parlando.

Cannabis, canapa e marijuana

La Cannabis è un genere di pianta di cui esistono diverse tipologie. Ciò che le distingue è il principio attivo contenuto al loro interno che può essere impiegato in maniera differente. I cannabinoidi maggiormente prodotti e studiati sono il CBD e il THC, anche se i composti risultano essere almeno un centinaio. Entrambi derivano dalla Cannabis sativa e si distinguono principalmente in canapa e marijuana. Apparentemente queste due piante possono sembrare del tutto identiche ma, studiandole con attenzione, presentano differenze sostanziali.

La canapa contiene alti livelli di CBD e bassi livelli di THC. La marijuana invece è l’esatto opposto, ricca di THC e con livelli di CBD che variano a seconda delle tipologie. La canapa che presenta concentrazioni di THC inferiori allo 0,2-0,3% è considerata legale e viene utilizzata per la produzione di prodotti naturali alla canapa che aiutano il benessere generale del corpo. La marijuana invece è ritenuta ancora illegale nella maggior parte del mondo a causa degli effetti che può avere sul nostro organismo.

CBD e THC, qual è la differenza?

Abbiamo parlato di differenze tra questi due tipi di piante legate alla concentrazione più o meno alta di principi attivi. Il CBD o cannabidiolo è una sostanza non psicoattiva, non tossica, che non provoca alcun effetto inebriante sul nostro organismo. Si ritiene invece che abbia proprietà benefiche per la salute generale del corpo. Il THC invece è ciò di cui si compone principalmente la Cannabis sativa ed è conosciuto per i suoi effetti psicoattivi. È considerata una sostanza stupefacente in grado di alterare lo stato psico-fisico di una persona.

Mentre il CBD aiuta a migliorare l’umore, il sonno e la risposta immunitaria dell’organismo, il THC agisce sui recettori del cervello e del sistema digerente. Il THC dunque aumenta l’appetito, diminuisce i tempi di reazione, altera lo stato mentale, la capacità di coordinazione e di memoria. Da tutto ciò ne deriva che la canapa, poiché contiene bassissimi livelli di THC, è considerata sicura e legale, al contrario della marijuana il cui commercio viene ancora ostacolato.

Le proprietà benefiche della canapa

Anche se è considerata legale, la coltivazione della canapa non è ancora diffusa come si potrebbe pensare. La sua coltivazione molto lunga e impegnativa, oltre ai permessi difficili da ottenere, rappresentano un ostacolo per la produzione fai da te di questa pianta. Tuttavia, la canapa contiene proprietà benefiche naturali utili non solo alla nostra salute ma anche a quella del pianeta. Ad esempio, l’olio di canapa aiuta a curare la pelle da secchezza e infiammazioni ma, impiegato in cucina, aumenta anche le difese immunitarie. Le proprietà antiossidanti di quest’olio gli permettono di essere utilizzato come ingrediente benefico nelle creme idratanti e come anti-fame nei regimi dietetici.

La canapa potrebbe cambiare anche le sorti del nostro pianeta. Esistono già in commercio tessuti prodotti interamente con la canapa. Sono molto più ecologici rispetto alle altre stoffe, perché non prevedono alcun utilizzo di sostanze chimiche durante il loro processo di produzione. Inoltre, la cellulosa della canapa può essere lavorata in modo tale da creare prodotti alternativi alla plastica, ma anche combustibili ecologici diversi dal petrolio. Questi sono i motivi per cui la canapa potrebbe essere davvero un grande alleato per la nostra salute e quella del nostro pianeta.

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